NON E' IMPORTANTE DOVE ARRIVI MA QUELLO CHE PROVI MENTRE VAI.

Visualizzazione post con etichetta libertà. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta libertà. Mostra tutti i post

giovedì 28 giugno 2012

RUOTE E ALTRI PROBLEMI.


Il mio capo in dieci anni mi ha vista:

Arrivare in ritardo perché non è suonata la sveglia proprio il giorno della riunione importante e presentarmi con in testa una molletta di Winnie Pooh.


Non presentarmi proprio, post aperitivo pesante domenicale.



Dire ad alta voce “vado a fare la pipì e se mi viene qualcos’altro vi aggiorno” scherzando con i miei colleghi e ignorando la presenza dell’amministratore delegato dietro la porta.

Bere alla goccia un bicchiere di prosecco durante un’inaugurazione con a seguito la domanda “ma lei il gusto riesce a sentirlo?”



Bucare il controsoffitto nuovo di pacca durante i dieci minuti di concessione del festeggiamento del mio compleanno, stappando la bottiglia.



Cantare con voce idiota “il lavoro fa male lo dicono tutti”.. ignorando il fatto che lui fosse appena arrivato dietro le mie spalle.



Quindi no. Oggi alla domanda “Manuela cos’ha fatto alla gamba?” non ho risposto “ho fatto la ruota nel prato ubriaca durante una grigliata”. No. Non ho potuto.




giovedì 24 maggio 2012

TRA AMICHE...


“guarda Manu c’è questo, rosa corallo, che è veramente bello…. Ma per te sinceramente, vedo molto meglio questo rosso deciso…. Da zoccola….”



LE MIE AMICHE.. MI VOGLIONO BENE .. COSì SENZA FILTRO…


IN CONCERTO...


La sottoscritta nelle ultime 14 ore ha:

Litigato nervosamente in difesa dei suoi gatti.



Divorato un panino salamella ketchup e maionese con voracità e disgusto dei passanti. Con corona e rutto libero.



Scavallato con nonchalance una coda kilometrica di donne in bagno, entrando in quello degli uomini e scatenando il disappunto delle altre rispettose della suddivisione dei sessi.



Arrampicata su un soppalco e minacciata di morte da una gozzilla della sicurezza.. scesa e risalita a inizio concerto.. tanto perché il rischio, in fondo, le piace.



Sentito la musica nella pancia, cantato, ballato e immaginato di volare.



Commossa come una bambina di cinque anni e alle note di “Se potessi far tornare indietro il mondo farei tornare poi senz’altro te” ha sperato che, cantando il suo papà potesse tornare davvero.



Tornata a casa sognando di essere Alice nel paese delle meraviglie e dormito un cazzo per la mancanza della sua “peste” nel lettone…...e pensato che alla fine, SCOMODI  si dorme meglio.